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CASAVO • 25 ottobre, Silvia Concu

Efficientamento energetico: 3 proprietari su 4 favorevoli a intervenire, ma i costi restano un ostacolo

  • Secondo una ricerca Casavo, 3 proprietari di casa su 4 hanno effettuato o sono intenzionati a effettuare interventi di efficientamento energetico
  • Il 69% considera gli incentivi governativi come importanti per risollevare il comparto edilizio e il PIL italiano. Tuttavia, cresce la percezione di “spreco” di fondi pubblici, indicato dal 37% dei rispondenti 

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Milano, 22 ottobre 2024 – Il tema dell’efficientamento energetico è diventato centrale nel dibattito ambientale ed economico di molti Paesi, soprattutto in risposta alle crescenti sfide del cambiamento climatico e della transizione ecologica. Le politiche europee e le iniziative nazionali, tra cui il Superbonus 110%, hanno incentivato la ristrutturazione degli edifici per ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO₂, promuovendo l’adozione di tecnologie sostenibili e fonti di energia rinnovabile. 

Casavo, azienda che offre soluzioni smart per vendere e comprare casa, ha voluto indagare come vengono percepiti questi temi, che si inseriscono in un più ampio contesto di sostenibilità e che mirano a trasformare l’Italia, dove il 60% degli edifici residenziali è stato costruito prima del 1976, in un Paese più resiliente e rispettoso dell’ambiente.

Il 27% degli italiani non ha intenzione di effettuare interventi sul proprio immobile

I risultati della ricerca commissionata a SWG rivelano che 3 proprietari di casa su 4 hanno effettuato o sono intenzionati a effettuare interventi di efficientamento energetico nella propria abitazione. La resistenza più grande da parte di chi non ha intenzione di intervenire sul proprio immobile (27%) è il costo di queste operazioni, indicato dal 51% dei rispondenti. A seguire, il 39% non ritiene necessario apportare modifiche all’immobile.

Incentivi governativi: utili per edilizia e PIL, ma cresce la percezione di spreco di fondi pubblici

L’aspetto economico rimane quindi rilevante per gli italiani e gli incentivi governativi all’efficientamento energetico confermano un percepito impatto positivo: il 69% (in calo di due punti percentuali rispetto a gennaio 2022) li considera importanti per risollevare il comparto edilizio e il PIL italiano. Tuttavia, cresce la percezione di “spreco” di fondi pubblici, indicato dal 37% dei rispondenti (+11% rispetto alla rilevazione del 2022).

“Gli incentivi governativi in ambito edilizio possono rappresentare un’opportunità fondamentale per promuovere la sostenibilità e l’efficienza energetica nel settore” commenta Victor Ranieri, Chief Revenue Officer di Casavo. “Tuttavia è necessario che questi siano sostenibili dal punto di vista economico e soprattutto continuativi nel tempo. Il patrimonio immobiliare italiano è piuttosto vecchio e con una proprietà molto granulare, principalmente in mano ai privati. Questo rende particolarmente sfidante allineare gli immobili agli standard di innovazione e ambientali necessari senza ricevere aiuti adeguati, che dovrebbero essere pensati in modo strategico per creare un framework che supporti i privati, ma anche le aziende che operano le ristrutturazioni, nel rinnovo del patrimonio esistente”.

Come Casavo notiamo già un maggior interesse da parte degli utenti verso immobili ristrutturati e che rispondono ai criteri di efficientamento energetico, soprattutto nelle zone centrali di Milano e Roma, dove gli immobili hanno già di base prezzi piuttosto elevati e difficilmente un acquirente pensa di farsi carico anche di una ristrutturazione. Di recente abbiamo implementato un’evoluzione del nostro modello di valutazione, che ora integra anche la variabile della classe energetica, aspetto che rende ogni valutazione ancora più accurata” conclude Ranieri.

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