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Casavo07 marzo, Marketing Casavo

Bonus Facciate 2022: ecco cosa occorre sapere

Con l’introduzione della nuova legge di bilancio e del “Decreto Sostegni ter” emergono ottime notizie se hai ristrutturazioni in vista. La proroga del Bonus Facciate nel 2022 è una di queste, insieme a qualche importante novità rispetto alla precedente normativa. La modifica più significativa riguarda la riduzione del credito di imposta, che scende dal 90% al 60%. Capiamo il tuo disappunto: resta tuttavia un incentivo consistente per finanziare lavori spesso molto costosi e impegnativi. Rispetto al 2021, poi, si sono aggiunti piccoli nuovi passaggi da seguire, ed è bene familiarizzare il più possibile con la trafila burocratica aggiornata.

Per chiarire come funziona il Bonus Facciate, quando si può richiedere e quali moduli devi presentare ti aiutiamo noi di Casavo. Abbiamo esaminato per te le informazioni da tenere a mente, riassunte anche nella semplice infografica che trovi in fondo alla nostra guida.

Come funziona il Bonus Facciate 2022

Nell’insieme delle agevolazioni prima casa che regolamentano le ristrutturazioni, il Bonus Facciate 2022 alleggerisce gli investimenti destinati a manutenzione e restauro delle facciate esterne di un immobile. Sfruttato in combinazione con il Bonus Verde, per esempio, rappresenta un’opportunità da non lasciarti scappare per mettere a nuovo l’aspetto della tua proprietà.

Puoi accedere al rimborso tramite la detrazione di imposta del 60% – suddivisa in dieci rate annuali – sull’ammontare complessivo delle spese sostenute per i lavori di riqualifica, senza alcun limite. Con un rapido calcolo, supponendo che il tuo esborso ammonti a 10.000€ potrai recuperare 6.000€ (il 60%, appunto) in dieci rate di credito di 600€ annuali da scalare dalle tasse.

Le alternative comunque non mancano: la legge di bilancio conferma la possibilità di usufruire del Bonus Facciate 2022 anche ricorrendo alla cessione del credito oppure allo sconto in fattura. A differenza del passato, però, c’è una novità da tenere bene a mente per rispettare i requisiti di ammissibilità. Con l’approvazione definitiva del “Decreto Antifrode” puoi rinunciare al credito di imposta a patto di presentare il visto di conformità e l’asseverazione tecnica di congruità delle spese.

Cessione del credito

In maniera simile al Superbonus, se non disponi della liquidità necessaria per completare la ristrutturazione puoi sempre optare per la cessione del credito del Bonus Facciate – operazione che può avvenire una volta soltanto. In sostanza si tratta di cedere la detrazione che ti spetterebbe a qualsiasi soggetto che ha diritto di acquisire il tuo credito di imposta. A chi ci riferiamo? Istituti finanziari, banche, attività che agevolano la realizzazione di interventi edilizi e non solo: persino le persone fisiche ne hanno facoltà.

Sconto in fattura

In alternativa, un altro modo per concretizzare i lavori che progetti in mancanza di capitale iniziale è usufruire del Bonus Facciate scegliendo lo sconto diretto in fattura. Una soluzione pratica che consiste nella riduzione dell’importo da saldare alla ditta edile pari, o inferiore, al credito che stai cedendo. Da quel momento spetta al tuo fornitore scegliere se recuperare il costo del lavoro svolto sotto forma di detrazione o cederlo a sua volta.

Per quali tipi di interventi si può richiedere il Bonus Facciate

Per non perdere l’occasione di usufruire del Bonus Facciate 2022 è essenziale esaminare i requisiti tecnici disciplinati dalla legge di bilancio. La manovra del governo ammette il sostegno economico a tutti gli interventi di manutenzione delle facciate esterne su edifici già ultimati, a prescindere dalla categoria catastale. È il caso dei lavori su pareti, strutture orizzontali e coperture – le cosiddette zone opache della facciata. Non solo: si può accedere all’agevolazione anche per il restauro degli elementi decorativi e le operazioni di tinteggiatura o la semplice pulitura. Vanno considerati però alcuni vincoli.

È chiaro che tutti gli edifici ancora in costruzione sono esclusi. Anche l’ubicazione dell’immobile, poi, diventa un parametro importante dato che il bonus si applica soltanto agli edifici compresi nelle cosiddette zone A e B. Come spiega il Decreto Ministeriale numero 1444/1968 ci si riferisce al centro storico della città – incluso nella zona A – e alle aree parzialmente urbanizzate – che rientrano nella fascia B. La condizione principale, comunque, resta l’affaccio su strada pubblica. Per accedere al Bonus Facciate 2022 non c’è cavillo a cui appigliarsi: non sono infatti previsti finanziamenti per interventi di rinnovo per le pareti interne.

Chi può richiedere il Bonus Facciate

I requisiti di accesso sono piuttosto ampi: tutti i contribuenti soggetti a IRPEF e IRES possono richiedere il Bonus Facciate 2022 e svecchiare le facciate esterne del proprio immobile. In pratica può aderire quasi la totalità dei cittadini e delle imprese:

  • le persone fisiche, anche senza residenza in Italia;
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale prevalente;
  • le società semplici;
  • le associazioni tra professionisti;
  • i contribuenti che hanno reddito di impresa.

Quindi chiunque può beneficiarne? Non proprio: sono esclusi soltanto i cittadini e le imprese che operano in un regime di tassazione separata o con imposta sostitutiva – come il caso di una partita IVA con il regime forfettario.

Come ed entro quando richiedere il Bonus Facciate

Con la proroga per tutto il 2022 slitta anche la nuova scadenza del Bonus Facciate. Si può quindi richiedere lo sconto del 60% per tutti i lavori eseguiti da inizio anno fino al 31 dicembre. Ci sono notizie confortanti anche per chi ha iniziato gli interventi nel 2021 senza riuscire a ultimarli. Se questo è il tuo caso non hai nulla da temere: puoi completare i lavori previsti continuando a sfruttare il precedente Bonus Facciate al 90 per cento.

Per presentare le nuove istanze la procedura è rimasta quasi la stessa. Una volta appurato di rispettare i requisiti di ammissibilità, è sufficiente allegare la regolare fattura dei lavori svolti alla dichiarazione dei redditi. Puoi scegliere di compilarla in autonomia oppure di farti supportare da commercialisti specializzati, o ancora di rivolgerti al CAF e ai suoi consulenti. Non fa alcuna differenza: il sistema dell’Agenzia delle Entrate erogherà in automatico il credito a tuo favore.

Per chi sceglie l’accesso alternativo al bonus, invece, oltre a presentare il visto di conformità e l’asseverazione tecnica di congruità delle spese c’è un ulteriore passo da completare. In realtà è molto semplice. Basta inoltrare l’apposito “Modello di comunicazione” per informare lo stato sulla modalità scelta tra cessione del credito e sconto in fattura.

Qualsiasi procedura tu segua, ti consigliamo di adottare alcune importanti cautele. Per quanto scontato, la tracciabilità dei pagamenti è un parametro fondamentale per evitare di incorrere in spiacevoli imprevisti. Conserva in maniera metodica i documenti fiscali che ti verranno rilasciati e opta sempre per versamenti certificabili. Insomma: meglio evitare il denaro contante e affidarsi soltanto a pagamenti elettronici come i bonifici bancari. Causale del pagamento, codice fiscale e numero di partiva IVA sono l’unico modo per documentare l’avvenuta transazione e devono quindi essere bene in vista. Si tratta di premura, certo, ma non solo: basta un piccolo errore nell’iter burocratico per compromettere l’accesso ai vantaggi economici del Bonus Facciate 2022.

Come avrai ormai capito, grazie agli incentivi sulle ristrutturazioni oggi acquistare e sistemare casa è diventato più conveniente, e con noi di Casavo anche più semplice. Dai un’occhiata alla nostra piattaforma annunci: l’abitazione adatta a te è pronta a darti il benvenuto.

Bonus facciate 2022 tutto quello che devi sapere

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