CASAVO • 9 maggio, Costanza Arbinolo
Instant Buyer o House Flipper?
Spesso il concetto di Instant Buyer viene confuso con quello di House Flipper, nonostante i due modelli operativi siano diversi tra loro.
Il business model degli House Flipper prevede l’acquisizione delle proprietà ad un prezzo molto basso e la rimessa sul mercato ad un prezzo decisamente maggiore, con una margine di guadagno elevato. Per far ciò, gli House Flipper trattano principalmente immobili in pessime condizioni, che necessitano importanti lavori di ristrutturazione, o si interfacciano con clienti disposti ad accettare un prezzo molto inferiore al valore di mercato, pur di avere liquidità immediata.
Per aumentare i guadagni della loro attività, gli House Flipper non si rivolgono solo ai privati per acquistare le proprietà. Si concentrano infatti su immobili che permettono un forte guadagno nella fase di rivendita. Un esempio di queste sono le aste giudiziarie immobiliari, da sempre popolate da investitori, che offrono queste tipologie di opportunità.
Al contrario, gli Instant Buyer lavorano con tutti i tipi di immobili – nella maggior parte dei casi si tratta di proprietà in buone condizioni!
Realtà come Casavo non effettuano le loro operazioni con immobili venduti all’asta o gestendo mutui in sofferenza: gli Instant Buyer vogliono offrire una soluzione a chiunque sia alla ricerca di un modo veloce, sicuro ed alternativo per la vendita della loro casa.
Ed è per questo che Casavo, oltre ad offrire un servizio d’acquisto immediato degli immobili, ha deciso di mettere a disposizione, sul proprio sito, a tutti gli interessati, un algoritmo di valutazione istantanea della proprietà – per semplificare la vita a chi vende casa!
Anche dal punto di vista dell’offerta economica, Casavo non vuole obbligare i proprietari a svendere casa. L’obiettivo infatti è quello di proporre un’offerta di acquisto in linea con il prezzo che un acquirente sarebbe disposto a pagare per la proprietà. Il tasso di sconto, che nel caso di Casavo si aggira intorno all’8% percento, non rappresenta una svalutazione della casa: corrisponde ad un ipotetico “costo” del servizio offerto a chi vuole vendere in tempi certi e senza stress. Le proprietà acquistate dagli Instant Buyer vengono poi rimesse sul mercato, dopo aver effettuato alcuni interventi di manutenzione e ristrutturazione.
Perchè l’8% di sconto non significa svendere la propria casa?
Immaginiamo che un privato decida di affidarsi al mercato tradizionale per la vendita della sua proprietà. Dopo aver stimato il valore di mercato dell’immobile (che ipotizziamo sia 100 in questo caso), andrà a metterlo in vendita con un leggero sovrapprezzo (e quindi con un prezzo richiesto pari circa a 108, nel caso in ipotesi).
Nel corso dei circa 7 mesi durante i quali accoglierà in casa oltre 20 potenziali acquirenti, il prezzo richiesto dal venditore scenderà circa del 10% – riuscirà quindi a vendere la sua proprietà, dopo 7 mesi, a 97. A questa cifra dovremmo anche sottrarre i costi che chi vende dovrà pagare per eventuali lavori di miglioria, per la promozione, per costi legati alla documentazione ed eventuali commissioni. Stiamo parlando di un ulteriore 3% circa, che influisce negativamente sul ricavo del venditore, riducendolo a circa 95.
C’è un altro aspetto che forse non hai mai considerato: ti sei mai chiesto chi paga davvero le commissioni lato compratore? Il venditore!
Immaginiamo che un compratore abbia un budget di 100 per l’acquisto della nuova casa. Se non dovesse spendere il 3-4% per costi e commissioni legate all’acquisto, potrebbe pagare la nuova proprietà 100, anzichè 96. Questo si traduce in un mancato guadagno per chi vende casa!
Nel caso in cui il venditore decidesse invece di vendere a Casavo, in meno di 30 giorni potrebbe chiudere la vendita. Il ricavo sarebbe leggeremente inferiore, in quanto si aggirebbe intorno a 92 – lo sconto richiesto corrisponde al costo del servizio che Casavo offre: solo due visite a casa, garanzie e traspasparenza nei tempi e nell’offerta, supporto durante tutto il processo.