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CASAVO • 3 marzo, Silvia Concu

Conciliare la vendita e gli impegni lavorativi: la storia di Claudio

La non invadenza e l’efficienza del servizio mi hanno subito conquistato e permesso di affidarmi all’esperienza Casavo.

Claudio

Ciao Claudio, ci parli un po’ della tua vecchia casa?

L’appartamento che abbiamo deciso di vendere io e mia sorella era la casa di mia mamma. Un bilocale molto carino in Via Cabella a Milano, la zona devo dire che è molto piacevole e soprattutto ben fornita, ma comunque periferica.

La storia di Claudio

Cosa ti ha portato a vendere?

Quando mia madre è venuta a mancare la decisione era se mantenere la casa, senza però utilizzarla, o affittarla. Non ho valutato in realtà la possibilità di affittarla a lungo termine perché sono scettico, non si sa mai chi potrebbe entrare; l’altra possibilità era di trasformarla in un b&b, però a quel punto sarebbe stato necessario trovare qualcuno che la seguisse. È vero che le organizzazioni che se ne occupano sono in grado di farlo in autonomia, però già cominciava ad essere una seconda casa, ed in quella zona non credo ci sia un mercato così florido da garantire una continuità degli affitti. Per questo alla fine abbiamo deciso di vendere.

Avevi già messo in vendita la casa prima di contattare Casavo? Quanto è rimasta sul mercato?

Ho provato a mettere un’inserzione, mi hanno risposto in 25 contatti circa, di cui 24 agenzie. Ho inserito l’annuncio su Immobiliare e Subito, facendo un investimento, ovvero pagando per 3 mesi l’inserzione con la possibilità ogni settimana di andare sulla prima fascia. In effetti devo dire che nella prima settimana c’è stata una grande risposta, ma tutte agenzie. Erano agenzie che volevano intermediare tra la mia vendita e l’acquirente. Il problema non sarebbe stato pagare la tassa d’agenzia, ma non avrei potuto affidarmi a 25 agenzie diverse. Non valeva la pena. Inoltre, nei primi 15-20 giorni avevo deciso di fare un po’ di sperimentazione e vedere che tipo di risposta avrei avuto, evitando intermediari. Devo dire che questo metodo di vendita l’ho sperimentato per poco tempo, anche perché sono stato poco dopo contattato da Casavo.

Come hai scoperto Casavo e cosa ti ha spinto ad affidarti a noi?

Non conoscevo Casavo, sono stato contattato telefonicamente da Daniele che aveva trovato l’annuncio sulle bacheche dove avevo inserito il mio appartamento. Dopo avermi chiamato, è venuto, ha visionato il mio appartamento e mi ha spiegato il sistema Casavo. Da lì è partito tutto.

Devo dire che ho trovato subito la vostra proposta, nella teoria, interessante; ovviamente poi era da validare nella pratica. Ho proseguito con il processo e sono riuscito a vendere il mio appartamento nell’immediato. Ci sono stati degli aspetti burocratici che hanno allungato leggermente i tempi, perché essendo un’eredità c’erano una serie di documenti da dover fornire, ma devo dire è stato esclusivamente un problema di burocrazia e non del processo.

Come hai trovato il processo di vendita?

Casavo ti toglie da una serie di incombenze: è vero che c’è un costo, però francamente è lo stesso che si ottiene con le trattative sul mercato. Inoltre, il costo viene compensato dal fatto che non occorra seguire tutto il processo fino alla vendita, per cui è già un risparmio di tempo per chi lavora. E poi c’è effettivamente una maggior facilità della vendita dell’immobile, anche perché riuscite poi a ristrutturarlo e a dargli un valore in più.

Consiglieresti Casavo?

Assolutamente sì, consiglierei questo processo di vendita. Ne ho parlato anche con alcune persone, sia così per curiosità in quanto mi aveva colpito la formula nuova, sia per informare qualcuno che davvero era interessato all’acquisto di una casa.

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