CASAVO • 31 marzo, Silvia Concu
Francesco Galzerano
In Casavo abbiamo sviluppato un modello di business inclusivo, pensato per collaborare e crescere insieme ai nostri partner più importanti: gli agenti immobiliari.
La nostra piattaforma tecnologica Doris è stata sviluppata per permettere alle agenzie di caricare gratuitamente i propri annunci e di segnalare gli immobili al team di Casavo, che può sottoporre una proposta di acquisto e intervenire così come acquirente diretto.
Francesco Galzerano, titolare dell’agenzia immobiliare We Home Real Estate srl, ci ha raccontato la sua esperienza come nostro partner nella città di Roma.
Raccontaci un po’ di te e della tua agenzia.
Faccio l’agente immobiliare dal 2003, quando ho iniziato quasi per gioco chiedendo un colloquio ad un’agenzia immobiliare sotto casa. All’epoca studiavo giurisprudenza, studi che poi non ho portato a termine. Ho venduto subito due case e questo, insieme alla possibilità di guadagnarmi la mia autonomia, mi ha spinto a continuare questa carriera. Successivamente, sempre continuando a lavorare, ho ripreso gli studi in Economia Aziendale e ho conseguito il Master EREF alla Luiss. Ho sempre detto ”domani smetto” ma ho poi, grazie alla passione che questo lavoro trasmette con le case e le persone che ci sono dietro, ho continuato.
Come hai conosciuto Casavo?
Circa tre anni fa, quando siete venuti a vedere un attico che stavo vendendo con una mia collega sulla Nomentana a Roma.
Che idea ti eri fatto di Casavo prima di entrare in contatto con noi e come è cambiata questa idea lavorando insieme?
Nel mondo immobiliare le proposte arrivano in continuazione. Casavo non l’avevo attenzionata, sembrava l’ennesimo attore sul mercato. In particolare la proposta sull’attico era più bassa della richiesta del cliente; all’epoca io stesso avevo una forma mentis diversa, ero abituato a farmi coinvolgere dal pathos e dall’emozione del venditore. Poi, da quando il mercato ha rallentato, ho cambiato mentalità e ho cominciato sempre di più a ragionare per numeri. Il Master in Real Estate and Finance alla LUISS ha confermato la mia idea che nell’immobiliare bisogna necessariamente fare i conti con prezzi al metro quadro e statistiche, non si può solamente andare incontro alle emozioni.
Quali opportunità e vantaggi ti ha offerto Casavo?
Dico solo che mi vorrei far adottare! Casavo arricchisce la mia figura professionale, mi dà continuità. Il bello di Casavo è che lavora in centro città, non ti propone case nelle lande desolate, come spesso accade. E poi il team è composto da persone giovani, solerti, veloci, sul pezzo, sempre affidabili. Apprezzo tantissimo l’approccio trasparente, e questo facilita anche il mio rapporto con i clienti che sanno esattamente cosa aspettarsi. E’ evidente che in Casavo c’è un team importante di analisti, e questo rende il vostro business solido.
E’ stato semplice spiegare ai tuoi clienti come funziona Casavo?
Abbastanza semplice. Inizialmente ovviamente vi ho fatto tantissime domande, era giusto che mi presentassi dal cliente preparato sull’offerta Casavo.
In che modo Doris, la piattaforma tecnologica di Casavo, ti ha permesso di ottenere i risultati che ti eri prefissato?
Utilizzo Doris quotidianamente. E’ semplice, intuitivo e veloce, in media per caricare un annuncio ci vuole un minuto. Pubblicare i propri annunci su Doris porta dei risultati concreti, gli ultimi due appuntamenti li ho presi grazie a Doris. Inoltre si possono segnalare gli immobili a Casavo, che può acquistare direttamente. Settimana scorsa una segnalazione si è trasformata in un’acquisizione, un bell’appartamento al settimo piano nella zona Regina Margherita Trieste. Ambisco a diventare Partner Gold presto.
Mi sto muovendo praticamente solo per Casavo perché è un partner concreto e stimolante.
Molte agenzie chiamano i venditori privati dicendo che hanno clienti in banca dati da portargli. Molto spesso non è vero. Quando chiami chi vende e gli parli e gli porti davvero un cliente, Casavo nella fattispecie, ti sei già guadagnato la sua fiducia.
Consiglieresti Casavo ad altre agenzie?
Assolutamente sì perché il team è giovane, stimolante, innovativo e dà continuità lavorativa.