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Anticipo TFR per l'acquisto della prima casa: come richiederlo

Capitolo

1

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Come comprare una casa


Capitolo 1:

Anticipo TFR per l'acquisto della prima casa: come richiederlo

Il trattamento di fine rapporto (TFR) è una riserva di liquidità che crei tramite l’accantonamento periodico di una quota del tuo stipendio. Si tratta del 13,5% del tuo salario annuale, a cui si aggiungono gli adeguamenti all’inflazione, che forma un capitale affidato all’azienda o a un fondo previdenziale e che riscatti quando interrompi il rapporto professionale.

Se ti trovi a dover far fronte a delle spese straordinarie o inaspettate, però, puoi decidere di incassarne una parte prima della scadenza. È il caso dell’anticipo TFR per la prima casa. Vediamo come funziona e quali documenti presentare.

Quando si può richiedere un anticipo di TFR per acquisto prima casa

L’anticipo del TFR per la prima casa è un’ipotesi molto diversa dal prestito con cessione del quinto. Con la cessione ottieni una liquidità immediata che restituisci poi a rate mensili attraverso la trattenuta del 20% della tua busta paga, mentre con il TFR ricevi subito una cifra a cui hai a tutti gli effetti diritto in futuro.

L’ordinamento italiano riconosce a tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti la facoltà di accedere a una quota di TFR anticipato per la prima casa. Non è però possibile ottenere l’intera cifra maturata, ma solo un importo pari al 70% di quanto accumulato. Ti sono inoltre richiesti almeno 8 anni di impiego continuativo presso l’azienda per poter presentare la domanda.

Non sono indicate ragioni per cui il datore di lavoro possa negarti la concessione, ma esiste un limite: ogni anno viene erogata a un massimo del 10% del personale avente diritto o, in alternativa, al 4% della forza lavoro complessiva Se diversi tuoi colleghi hanno già inoltrato i moduli necessari, quindi, potresti dover aspettare l’anno successivo.

Un’ulteriore clausola che ti consigliamo di tenere a mente è che puoi effettuare la richiesta di anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa solo per te o per i tuoi figli maggiorenni. Non è quindi prevista l’ipotesi in cui compri un bene che poi intesterai a tua moglie o a tuo marito, o ad altri parenti.

Come ultima nota, ti ricordiamo che puoi ottenere la quota di liquidazione solo una volta nell’arco del rapporto professionale, e che hai diritto a richiederla anche per altre spese di carattere sanitario, per congedi parentali o di studio, o per la ristrutturazione di casa con l’anticipo del TFR.

Anticipo TFR: quali sono i documenti da presentare

La domanda di liquidazione va presentata in forma scritta e consegnata a mano o tramite raccomandata al datore di lavoro con le seguenti informazioni:

  • i tuoi dati anagrafici e una copia dei documenti di identità;
  • il numero di anni di lavoro accumulati presso l’azienda;
  • la percentuale del fondo che desideri ricevere.

Quando invierai il modulo di richiesta dell’anticipo TFR per l’acquisto prima casa dovrai allegare una serie di documenti che dimostrano l’effettiva compravendita, ossia:

  • un atto notarile che attesti che non hai già sottoposto il tuo TFR a vincoli;
  • il contratto preliminare di vendita, o l’atto del notaio che testimonia il passaggio di proprietà;
  • se già lo hai ottenuto, il certificato di residenza presso l’immobile acquistato;
  • la dichiarazione dei redditi per verificare che non ci siano altre case a te intestate.

Nell’eventualità di una ristrutturazione casa con l’anticipo TFR, invece, serviranno la concessione edilizia e la copia delle fatture per l’acquisto del materiale per i lavori. Parleremo meglio di questa ipotesi nell’ultimo paragrafo.

A quali tassazioni è soggetta la riscossione anticipata del TFR

L’importo che ricevi come TFR in anticipo per la prima casa è da intendersi lordo e la tassazione a cui è soggetto è diversa rispetto a quella dello stipendio mensile. Per determinare la cifra da tassare si seguono questi passaggi:

  • innanzitutto il calcolo della somma lorda che ricevi che, come abbiamo detto, non può superare il 70% del fondo accumulato;
  • questo totale viene poi diviso per il numero di anni di impiego alla data della richiesta e poi moltiplicato per 12;
  • l’ultimo passaggio prevede l’applicazione dell’aliquota IRPEF di riferimento.

Il totale viene quindi tassato con una ritenuta d’acconto pari all’11%. Questa percentuale si riduce dello 0,30% per ogni periodo di contributi che eccede il quindicesimo anno di versamenti. Se, quindi, paghi la previdenza complementare da 17 anni hai accesso a una decurtazione della ritenuta dello 0,60%.

La quota di liquidazione viene scalata dalle risorse che hai accumulato nel corso del tempo. In seguito, il tuo fondo continua a riempirsi con la quota del 13,5% dello stipendio annuale che verserai nei rimanenti anni di impiego. A fine incarico incasserai ciò che resta del TFR, tassato con le stesse modalità.

Ristrutturazione casa con anticipo TFR: cosa sapere

Infine c’è da considerare l’ipotesi della richiesta di anticipo TFR per una prima casa già acquistata in cui devi procedere a dei lavori di ristrutturazione. In questo caso valgono tutte le condizioni già viste per l’acquisto; riepiloghiamole:

  • un rapporto professionale di almeno 8 anni con l’azienda;
  • il limite del 10% dei dipendenti aventi diritto, o del 4% complessivo della forza lavoro;
  • un importo massimo pari al 70% di quanto accumulato;
  • il vincolo di erogazione per te o per i figli maggiorenni.

Oltre a questo hai bisogno di presentare la documentazione integrata con la concessione edilizia e le eventuali fatture per gli acquisti di materiali già effettuati.

L’anticipo del TFR è un ottimo modo per entrare in possesso di liquidità per coronare il tuo sogno di casa. Se sei in cerca di un’abitazione adatta ai tuoi progetti, allora ti aspettiamo sulla piattaforma annunci di Casavo dove trovi centinaia di immobili selezionati ogni giorno per te.

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