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Casavo•07 marzo, Il team di Casavo
Se stai pensando di ristrutturare la tua abitazione, questo potrebbe essere l’anno ideale per farlo. Con la Legge di Bilancio del 2022 pubblicata nel dicembre scorso, sono state prorogate diverse detrazioni fiscali che incentivano chi desidera avviare dei lavori edili nel proprio luogo di residenza.
Vediamo in cosa consistono, nello specifico, i bonus ristrutturazione casa. Secondo l’Agenzia delle Entrate i contribuenti hanno diritto a detrarre dalla propria imposta sul reddito una parte cospicua delle spese relative ai lavori sostenuti in edifici residenziali. Il 50% delle spese sostenute tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024 possono essere sottratte dall’IRPEF fino a un massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
Per poter approfittare delle agevolazioni per la ristrutturazione della prima o seconda casa è necessario essere in possesso di alcuni requisiti essenziali. Inoltre, è importante assicurarsi che le spese facciano parte delle categorie descritte nell’ultima manovra finanziaria. In questa guida andremo a vedere:
Come abbiamo visto, il bonus ristrutturazione casa spetta ai contribuenti che decidono di avviare operazioni di ammodernamento della propria abitazione o nelle aree comuni di edifici residenziali.
L’incentivo fiscale, quindi, può essere richiesto da chiunque paghi le imposte sul proprio reddito. Non vi è nessuna differenza tra prima e seconda casa e non è necessario che sia il proprietario della struttura a fare domanda per il bonus. A beneficiare dell’agevolazione, infatti, possono essere tutte le persone che partecipano alle spese di ristrutturazione.
Possono approfittare dell’agevolazione ristrutturazione casa 2024:
È possibile detrarre dalle imposte anche le spese relative a lavori effettuati in autonomia, calcolando nel bonus tutti i costi collegati all’acquisto del materiale necessario.
Il bonus ristrutturazione casa può essere ottenuto solo per gli interventi ammessi dall’ultima Legge di Bilancio. La lista di lavori che permettono di accedere all’agevolazione è lunga, ma per ottenere la detrazione del 50% dall’IRPEF è bene assicurarsi che le opere previste siano incluse tra quelli descritte.
Ecco quindi le categorie di lavori edili valide per l’ottenimento del bonus ristrutturazione casa 2024:
Un’altra buona notizia è che oltre alle spese direttamente collegabili ai lavori di ristrutturazione, è possibile includere anche i costi relativi all’amministrazione e alla stesura del progetto di rinnovo. Inoltre, la spesa detraibile comprende l’IVA.
Per poter approfittare dell’agevolazione fiscale è necessario seguire un iter preciso, che comincia con la comunicazione tramite raccomandata all’Azienda Sanitaria Locale dell’inizio dei lavori.
Tutti i costi relativi ai lavori di ristrutturazione devono essere pagati tramite bonifico bancario o postale, in cui deve essere riportata sia la causale del versamento che il codice fiscale di chi beneficerà del bonus.
Per ottenere la detrazione, infine, è necessario includere nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’edificio in questione. L’Agenzia delle Entrate inoltre invita a conservare una serie di documenti che potrebbero essere richiesti durante le fasi di accertamento. Nello specifico:
Se i lavori eseguiti includono interventi mirati al risparmio energetico dovrai comunicare anche all’Enea, l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, le informazioni relative alla ristrutturazione entro 90 giorni dal suo completamento, in modo da ottenere l’ecobonus descritto di seguito.
Tra le agevolazioni del 2022, la nuova legge di bilancio ha confermato la proroga dell’ecobonus al 65%, che sarà in vigore fino alla fine del 2024. Questo incentivo riguarda tutti quegli interventi di ammodernamento che vanno a ridurre l’impatto ambientale della casa attraverso il risparmio di energia. Facendo lavori che migliorano l’efficienza energetica della tua residenza, infatti, hai diritto a una detrazione dall’IRPEF oppure dall’IRES, che varia a seconda del tipo di operazione effettuata.
Le agevolazioni fiscali per la riqualifica energetica della casa esistono già da qualche anno e riguardano interventi come:
Come spiegato dalla guida redatta dall’Agenzia delle Entrate, per la maggior parte di questi lavori il bonus per la ristrutturazione è pari al 65% delle spese, da ripartire in 10 rate annuali di importo uguale. L’agevolazione al 50% invece riguarda:
Per poter richiedere l’ecobonus è necessario presentare una serie di documenti che dimostrano l’adempimento ai requisiti tecnici previsti dalla legge. In particolare serve la certificazione di un tecnico qualificato che garantisca la conformità degli interventi, una scheda informativa che descriva le operazioni effettuate e, in alcuni casi, l’attestato di prestazione energetica (APE) contenente i dati sul consumo energetico dell’edificio.
La documentazione va inviata all’Enea entro 90 dalla conclusione dei lavori assieme a una copia del bonifico versato alla ditta che ha compiuto i lavori e il codice fiscale al quale verrà applicata la detrazione.
L’opportunità di ristrutturare casa riducendo le spese del 50% è un ottimo incentivo sia per chi prevede di abitare nello stesso luogo a lungo termine che per chi intende sistemare una casa prima di venderla.
In Casavo sappiamo bene come una casa rimessa a nuovo ed efficiente dal punto di vista energetico garantisca un aumento di valore non indifferente. Valutare case, infatti, è quello che facciamo tutti i giorni. Se sei in cerca di un occhio esperto che ti aiuti a capire il prezzo di vendita della tua abitazione in modo rapido, preciso e imparziale, saremo ben felici di aiutarti. Siamo sempre pronti a metterci al lavoro per te, anche quando non si tratta di una ristrutturazione.
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