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Bonus prima casa giovani 2022: tutto quello che c’è da sapere

Capitolo

1

Casavo guide

Come comprare una casa


Capitolo 1:

Bonus prima casa giovani 2022: tutto quello che c’è da sapere

La Legge di Bilancio 2022, approvata alla Camera il 30 dicembre 2021, prevede lo stanziamento di 242 milioni di euro a sostegno del bonus prima casa per i giovani under 36, prorogando le agevolazioni fiscali già previste dal Decreto Sostegni-bis dello scorso anno.

Questo cosa significa, per te? In parole semplici, se hai meno di 36 anni e un ISEE massimo di 40.000 € annui puoi risparmiare sulle tasse per l’acquisto della tua prima casa grazie agli aiuti concessi dallo Stato. Un’opportunità da non perdere se sogni di avere, finalmente, un’abitazione tutta tua!

Come accedere al bonus prima casa giovani, quali requisiti sono richiesti e a quanto ammonta il risparmio effettivo? Per aiutarti a capire se hai tutte le carte in regola per inoltrare la domanda, noi di Casavo abbiamo preparato una guida completa sull’argomento utile a sciogliere tutti i tuoi dubbi.

Come funziona il bonus mutui prima casa per under 36

Con il bonus prima casa giovani 2022, destinato a chi non ha superato i 36 anni, il governo concede una serie di agevolazioni fiscali per incentivare l’autonomia abitativa dei nati a partire dal 1986.

Prima di tutto, il bonus prevede che lo Stato faccia da garante per l'80% della quota capitale del mutuo necessario a comprare un immobile, tendendo la mano anche a chi non ha un contratto a tempo indeterminato o lavora in proprio (soggetti considerati a rischio insolvenza dalle banche).

In secondo luogo, il provvedimento si esprime sui tassi di interesse: il tasso effettivo globale (TEG) sul finanziamento non potrà essere superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM), pubblicato ogni tre mesi dal Ministero dell’Economia.

Ma non è tutto: le agevolazioni riguardano anche le imposte previste per l’acquisto di immobili. Cominciamo ad approfondire i dettagli.

Agevolazioni fiscali previste dal bonus prima casa giovani

In aggiunta alla garanzia dello Stato sul mutuo ipotecario, il bonus acquisto prima casa prevede numerose agevolazioni fiscali.

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Un bel risparmio, non trovi? Del resto, le voci che ti abbiamo elencato hanno un peso specifico notevole nel budget per l’acquisto della tua prima casa. Oltre ai 100€ in meno sui costi fissi, a fare la differenza è l’eliminazione dell’imposta di registro: il 2% del valore di un immobile può essere davvero un importo oneroso!

E tutto ciò che risparmi puoi investirlo nell’arredamento, assecondando i tuoi gusti e il tuo stile. Stai già sognando a occhi aperti? Fantastico! Allora, è arrivato il momento di capire se hai tutti i requisiti necessari a richiedere il bonus giovani per l’acquisto della prima casa e quali sono le disposizioni esatte dettate dalla normativa.

Quali sono i requisiti per accedere al bonus prima casa giovani

Le agevolazioni fiscali sulle prime case varate dalla Legge di Bilancio 2022 spettano ai giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni - fino al 31 dicembre dell’anno in corso - con un ISEE che non supera i 40.000 €.

Oltre a queste macro indicazioni, però, ci sono altre specifiche di cui tenere conto.

Per poter accedere ai benefici previsti dovrai:

  • avere, o stabilire, la residenza nel comune in cui si trova la casa che hai scelto, entro e non oltre i 18 mesi dall’acquisto;
  • fare domanda per un mutuo che non superi i 250.000 €.

Poi, nell’atto di acquisto dovrai dichiarare di:

  • non possedere diritti di proprietà, usufrutto, uso di nessun’altra casa all’interno del Comune in cui si trova il nuovo immobile;
  • non essere titolare di altre abitazioni adibite a prima casa.

Qualora avessi già una proprietà intestata a te la legge non ammette ignoranza: dovrai venderla entro un anno dalla data del nuovo rogito, pena il decadimento dei benefici economici concessi.

Infine, non tutte le proprietà possono essere designate a prima casa. Le tipologie di immobili idonee all’ottenimento del bonus devono appartenere alle seguenti categorie catastali non di lusso:

  • A/2, abitazioni civili
  • A/3, abitazioni di tipo economico
  • A/4, abitazioni popolari
  • A/5, abitazioni ultra popolari
  • A/6, abitazioni rurali
  • A/7, villini
  • A/11, abitazioni tipiche del luogo
  • pertinenze, tipo i box auto

Non ti servirà, invece, avere un contratto a tempo indeterminato: come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, la garanzia dello Stato è accessibile anche ai lavoratori a partita IVA e ai precari, purché rispettino tutti i requisiti elencati finora.

Stai pensando di fare il grande passo con la tua dolce metà? C’è una buona notizia per te. La normativa vigente non cambia le regole dell’ottenimento del bonus per l’acquisto prima casa per le giovani coppie - purché siano sposate o conviventi da almeno due anni (con uno dei due membri under 36) - e per le famiglie monogenitoriali.

Bonus prima casa e immobili all'asta

Un caso particolare è quello delle proprietà all’asta, per le quali può essere comunque richiesto sia il bonus casa under 36 che il bonus prima casa giovani coppie.

Oltre che tutte le agevolazioni di cui abbiamo parlato, ci sono dei benefici aggiuntivi che vengono applicati sulle imposte di registrazione del decreto di trasferimento.

Come vedi, l’opportunità che hai a disposizione è davvero unica: comprare una casa è un investimento importante, certo, ma equivale a gettare le basi per un futuro sicuro e stabile. È il momento di approfittarne: vediamo come ed entro quando richiedere il bonus.

Come ed entro quando richiedere il bonus

Il termine ultimo per richiedere il bonus prima casa giovani 2022 è stato prorogato al 31 dicembre. Per avviare la pratica basta seguire questi pochi passaggi:

  1. visita il sito della Consap, ovvero la società che fa capo al Ministero dello Sviluppo Economico che assicura l’erogazione dei finanziamenti statali;
  2. clicca sulla sezione “Fondo prima casa” e scarica la modulistica;
  3. compila la documentazione con i dati richiesti e raccogli tutto il necessario per la domanda di mutuo;
  4. verifica che la tua banca sia tra quelle che erogano prestiti secondo le condizioni stabilite dalla norma;
  5. presenta il plico al tuo intermediario ricordando di portare con te la dichiarazione ISEE e un documento d'identità valido.
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Niente di troppo complesso, quindi. Ricorda solo di fare attenzione a ciò che dichiari: se l’Agenzia delle Entrate, in un controllo a campione, dovesse scoprire che non rispetti i requisiti necessari all’ottenimento delle agevolazioni, non solo ti obbligherebbe a pagare tutte le imposte non saldate ma ti sanzionerebbe, anche in maniera inclemente.

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