CASAVO • 3 agosto, Giulia Michieletto
Riscaldamento centralizzato: come funziona e come distaccarsi
Stai andando a vivere in un condominio e temi il momento delle bollette invernali? Allora è essenziale comprendere come funziona un impianto di riscaldamento centralizzato. Si tratta di un sistema molto diffuso che offre alcuni vantaggi rispetto a quello autonomo, ma bisogna capire se sia davvero la soluzione ottimale per te.
Prima che tu decida se storcere il naso o meno, ci pensiamo noi di Casavo a chiarirti le idee su vantaggi e svantaggi – e a spiegarti come, eventualmente, distaccartene.
Di cosa parliamo in questo articolo
Occhio ai conti: vantaggi e svantaggi del riscaldamento centralizzato
Nessun sistema è perfetto al 100%, ma conoscere le caratteristiche del riscaldamento centralizzato ti permetterà di usarlo meglio e anche di risparmiare.
Pro: un unico impianto
Quando è previsto il riscaldamento centralizzato, i condomini condividono una sola caldaia che serve tutti gli appartamenti. Perciò non devi acquistarne una tua personale, né pensare alla sua manutenzione annuale.
Pro: maggiore efficienza
Le caldaie dei sistemi a riscaldamento centralizzato sono più efficienti e meno inquinanti perché, a parità di potenza, consumano meno energia. Inoltre durano a lungo e richiedono meno interventi di riparazione.
Pro: costi divisi
Tutte le spese, compresa la pulizia della caldaia, sono suddivise fra chi vive nel condominio.
Contro: fasce orarie stabilite a priori
L’aspetto spiacevole del funzionamento di un impianto di riscaldamento centralizzato è che non puoi decidere quando accendere i termosifoni e come utilizzarli.
La temperatura ottimale per gli edifici privati è stabilita per legge a 20º, e non dovrebbe mai superare i 22º. La legge numero 10 del 09/01/1991, poi, ha diviso l’Italia in zone in base alle loro caratteristiche geografiche, stabilendo alcune regole di utilizzo dei caloriferi.
Zona | Ore di accensione | Periodo di accensione |
---|---|---|
A | 6 | 1 dicembre – 15 marzo |
B | 8 | 1 dicembre – 31 marzo |
C | 10 | 15 novembre – 31 marzo |
D | 12 | 1 novembre – 15 aprile |
E | 14 | 15 ottobre – 15 aprile |
F | Nessun limite | Nessun limite |
Anche le fasce orarie di accensione di un impianto di riscaldamento centralizzato sono decise a priori, dal singolo condominio.
Contro: la scelta dell’impianto
Non puoi scegliere in autonomia il tipo di combustibile da utilizzare o il modello di radiatori che si abbina meglio al tuo arredamento.
Contro: bollette più alte
Ti godrai una casa generalmente calda, a fronte di una spesa per il riscaldamento maggiore.
Quando si parla di efficienza energetica bisogna considerare tutti questi aspetti, ma non solo. Basta pensare all’isolamento termico di un’abitazione e ai vantaggi che comporterebbe un cappotto termico, oppure alla convenienza di investire su infissi migliori grazie al Superbonus 110. Purtroppo, però, condividendo l’impianto con il resto del condominio non è sempre possibile svolgere le ristrutturazioni desiderate. Se quindi desideri un controllo totale sulle tue utenze, la rete autonoma è l’unica opzione.
Come distaccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato
È possibile possedere un impianto di riscaldamento autonomo in condominio con riscaldamento centralizzato? Certamente, e richiede una semplice procedura.
Se intendi sfruttare i vantaggi di una caldaia privata – magari un modello ecologico a biomassa – devi sapere come staccarti dall’impianto di riscaldamento centralizzato. L’importante è non danneggiare il sistema di riscaldamento dell’immobile, non alterare il suo equilibrio termico e non arrecare danni agli altri condomini. Ci penserà un perito a valutare la sostenibilità dei lavori, così neppure l’assemblea di condominio potrà contestare la tua decisione.
C’è solo un piccolo inconveniente, però: non per raffreddare il tuo entusiasmo, ma devi sapere che può essere piuttosto costoso. Dovrai infatti acquistare una nuova caldaia e una canna fumaria, adattare l’impianto precedente e pagare la perizia tecnica.
La buona notizia è che esistono svariati accorgimenti per ridurre i costi anche senza rinunciare al riscaldamento centralizzato.
Alcuni consigli per risparmiare sui costi da riscaldamento centralizzato
Se ti chiedi come risparmiare con il riscaldamento centralizzato, il primo passo da fare è acquistare le valvole termostatiche. Con questi strumenti diventa semplicissimo regolare la temperatura dei termosifoni, e puoi finalmente evitare di scaldare alla massima potenza quando non sei in casa.
Abbinandole ai dispositivi che misurano i consumi, ormai obbligatori dal 2016, ogni appartamento paga soltanto ciò che effettivamente usa. Ti sembrerà un compromesso, ma è un po’ come disporre del riscaldamento centralizzato con un contatore autonomo.
Non finisce qui: hai a disposizione molte altre soluzioni per alleggerire i costi del riscaldamento centralizzato. Sfruttare il più possibile la luce naturale, montare un impianto a pavimento e non coprire i termosifoni quando in funzione sono certamente consigli utili, ma non ottimizzeranno i consumi quanto un regolare monitoraggio. Ormai in commercio esistono accessori tecnologici che ti permettono di migliorare il modo in cui riscaldi casa, e quindi risparmiare parecchio sulle bollette. Se la casa del futuro diventa smart, i dispositivi di domotica sono già il presente – e una soluzione intelligente per chi come te vuole ottimizzare i costi.