È possibile vendere casa e continuare ad abitarci mantenendo il diritto di usufrutto sull’immobile.
CASAVO • 3 agosto, Guendalina Guaita
Comprare casa con anziano: guida su come vendere casa in età avanzata
Se ti interessa saperne di più, continua a leggere questo articolo e scopri i consigli di Casavo su come vendere un immobile anche in età avanzata.
Come vendere casa in età avanzata
La vendita della casa di una persona anziana è un ottimo modo per ottenere in poco tempo del denaro sufficiente a garantire una rendita da affiancare alla pensione.
Se vuoi liberarti della tua abitazione, o aiutare un parente in là con gli anni a cedere un appartamento ormai sovradimensionato per le esigenze di una vita in solitaria, puoi scegliere diverse soluzioni alternative alla classica compravendita. Ecco qualche idea.
La vendita parziale di un immobile di ampia metratura
Molto spesso le persone anziane si trovano ad abitare in delle case molto ampie realizzate in epoche in cui eravamo tutti abituati ad avere più spazio a disposizione. In tal caso, una buona idea per vendere l’immobile in poco tempo è dividerlo in due parti, ricavando un appartamentino in cui tu o il tuo parente potete continuare a vivere e vendendo il resto della proprietà. Un’abitazione di dimensioni contenute è più semplice da gestire e tenere pulita, mentre un immobile di metratura media trova facilmente il suo spazio sul mercato. A seconda degli accordi che prenderete, l’acquirente può anche farsi carico dei costi di suddivisione, magari in cambio di uno sconto sul prezzo finale.
La nuda proprietà: vendere casa senza smettere di abitarci
La casa in nuda proprietà è un grande classico per la vendita di casa di una persona anziana. Il proprietario può scegliere di vendere la propria residenza subito e di continuare ad abitarci stipulando un contratto che prevede il trasferimento di proprietà solo al momento del decesso. Il venditore mantiene il diritto di usufrutto, continuando a vivere nell’immobile.
Con il contratto di nuda proprietà con riserva di usufrutto, quindi, la cessione dell’immobile è posticipata a un secondo momento, mentre la compravendita si conclude nel presente con il pagamento completo della somma pattuita, secondo le modalità stabilite nel contratto. Questo tipo di compravendita è considerato un investimento vantaggioso sia per il venditore che per l’acquirente. Di solito questo genere di accordo prevede un notevole sconto sul prezzo finale, con una riduzione che dipende da fattori come l’età e le condizioni di salute del nudo proprietario.
La vendita a figli o parenti
Per accelerare i tempi è possibile anche decidere di procedere con la vendita a un figlio o a un parente. L’ordinamento italiano non limita la possibilità di cedere un bene a un familiare; l’unico rischio che potresti correre riguarda le contestazioni di eventuali altri eredi dopo la morte. Nel caso di accordo a un prezzo notevolmente inferiore alla media di mercato potrebbero infatti accusarti di aver violato un loro interesse economico.
La donazione con o senza onere di assistenza
Se la cessione non dipende da motivi di liquidità ma solo dalla volontà di andare a vivere da un’altra parte, allora la donazione dell’immobile è la soluzione per pagare meno imposte e snellire le procedure.
Nel caso in cui invece in famiglia decidiate di prevedere anche un contributo economico, potete ricorrere al contratto di donazione con onere di assistenza. In questa ipotesi, la persona anziana dona la proprietà con un accordo in cui si stabilisce che chi riceve la donazione si assume l’incarico di assistere economicamente il donante. Questo tipo di contratto prevede quindi il riconoscimento di una quota economica mensile per contribuire al mantenimento di chi cede il bene.
Intervenire per una persona incapace di intendere e di volere
Con gli anni che passano, purtroppo, aumenta anche il rischio di malattie che impediscono le normali capacità fisiche e mentali. Se il tuo parente anziano si trova in una condizione che lo rende incapace di intendere e di volere, puoi richiedere al tribunale della tua città l’interdizione o l’inabilitazione, a seconda della gravità della situazione.
Una persona interdetta diventa di fatto dipendente al 100% da un’altra che assume la funzione di rappresentante legale. Una persona inabilitata, invece, è in grado di badare a sé stessa, ma dipende da un curatore o curatrice per gli atti di straordinaria amministrazione, come per esempio la gestione del patrimonio.
Se ti ritrovi a dover richiedere l’interdizione o l’inabilitazione per il tuo parente, entri quindi anche in possesso del suo patrimonio e di conseguenza potrai gestire direttamente l’eventuale vendita della casa dell’anziano.
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