Casavo logo
Esploramenu chevron icon

Come calcolare il valore di un immobile: i criteri di calcolo

Capitolo

1

Casavo guide

Come vendere una casa


Capitolo 1:

Come calcolare il valore di un immobile: i criteri di calcolo

Il valore di mercato di un immobile è una stima del suo prezzo basata sulle condizioni di equilibrio tra domanda e offerta nella data in cui effettui la quotazione.

Stai pensando di vendere la tua abitazione e vuoi sapere quanto vale? In questa guida di Casavo ti spieghiamo come si calcola il valore di un immobile e quali sono i parametri che incidono sulla valutazione. Prendi subito carta e penna e preparati a fare i conti!

Come si calcola il valore di un immobile: tutti i fattori da considerare

Com’è facile immaginare, i prezzi del settore immobiliare sono soggetti a fluttuazioni continue che dipendono da variabili che spaziano dalle caratteristiche del fabbricato all’andamento generale dell’economia.

La valutazione di cui parliamo in questo articolo è diversa dal valore catastale, un indicatore collegato alla rendita catastale che serve soprattutto per i calcoli delle imposte.

La formula breve per spiegare come si calcola il valore dell’immobile è una moltiplicazione: prendi la quotazione al metro quadro di riferimento e la moltiplichi per la superficie per ottenere una prima stima che poi andrà aggiustata in base ad alcuni coefficienti di merito.

Iniziamo a vedere nel dettaglio quali sono i 7 criteri che determinano come calcolare il valore di un immobile.

1. La posizione

Una delle voci più importanti per arrivare alla cifra finale è la posizione. Il prezzo al metro quadro cambia in modo sensibile tra le varie zone d’Italia, e anche all’interno della stessa città. Più alta è la richiesta, infatti, e maggiori saranno le stime di partenza. I quartieri centrali di grandi città quali Roma e Milano attirano sempre l’interesse del pubblico e spingono in continua crescita le quotazioni. Piccoli paesi che propongono un minor numero di attrattive e servizi, invece, rimangono fermi a quotazioni decisamente inferiori.

2. La superficie

La metratura è l’indice principale per stabilire come calcolare il valore dell’immobile. La superficie commerciale è formata dall’area calpestabile dell’abitazione più quella di eventuali pertinenze o spazi esterni, e il loro conteggio avviene in misura percentuale in base alle loro caratteristiche. Vediamo meglio cosa vuol dire:

  • le superfici coperte calpestabili si misurano al 100%, così come i muri interni e quelli perimetrali esterni fino a uno spessore di 50 centimetri. I muri in comunione con altra proprietà, invece, valgono per il 50% fino a 25 centimetri di spessore;
  • i soppalchi e le mansarde hanno coefficienti diversi in base all’altezza del soffitto: sopra i 240 centimetri valgono rispettivamente l’80 e il 75%, sotto il 15 e il 35;
  • i balconi e le terrazze scoperti si misurano al 25%, quelli coperti al 35%, mentre le verande al 60%;
  • il giardino di un appartamento incide per il 15%, quello di una villa per il 10%;
  • per quanto riguarda le pertinenze, le cantine valgono al 25%, i posti auto dal 25 al 50%, i box dal 40 all’80%.

Immaginiamo quindi che hai un appartamento di 100 metri quadri con un balcone scoperto di 20 e una cantina di 30. La superficie totale da considerare sarà 100 più il 25% di 20 e il 25 di 30 per un totale di 112,5 metri quadri.

3. Il piano

Iniziamo ad analizzare adesso l’impatto dei coefficienti di merito su come calcolare il valore dell’immobile. Il piano e la presenza o meno dell’ascensore influenzano in misura percentuale il prezzo. Vediamo i dettagli:

  • per i seminterrati si segna sempre un -25%;
  • per piano terra o rialzati -10% se c’è il giardino, -20% senza;
  • il primo piano pesa con un -10% con o senza ascensore;
  • il secondo -3% senza e -15% con ascensore;
  • per il terzo piano la presenza dell’ascensore mantiene inalterato il costo, ma la sua assenza causa un taglio del 20%;
  • i piani superiori al terzo comportano un più 5% nel primo caso e un meno 30% nel secondo;
  • per l’ultimo piano abbiamo un +10% e un -30% senza ascensore.

L’ultima variante riguarda l’attico che registra un +20% oppure un -20% se si raggiunge solo tramite le scale.

4. L'età dell'immobile

Lo stato di conservazione influisce in modo percentuale sul prezzo da un -10% per i fabbricati da ristrutturare, fino a un +5 per una ristrutturazione recente e +10% per un intervento di qualità appena terminato o per le nuove costruzioni.

5. Il riscaldamento

L’assenza dell’impianto di riscaldamento abbassa la valutazione del 5%, mentre sistemi centralizzati la mantengono invariata. Bastano però i contabilizzatori per un aumento del 2%, mentre un sistema autonomo incide per il 5%, ma ti permette poi di risparmiare sul riscaldamento.

6. L'esposizione

Anche l’affaccio determina come si calcola il valore dell’immobile. Una vista panoramica porta un +10%, un’esposizione esterna +5, all’interno tra -5 e -10%.

7. L'eventuale presenza di un contratto di locazione

Ultimo criterio da considerare è se è in corso un contratto di locazione o meno. Fermo restando che è sempre possibile vendere casa con un inquilino dentro, se è affittata il coefficiente di merito segna un -20% che diventa -5 per gli affitti brevi o stagionali.

Image

Valuta il tuo immobile con Casavo!

Come hai appena visto, il calcolo del valore della tua casa in vendita dipende da tante variabili ed è facile fare confusione. Se vuoi conoscere la stima di mercato in modo rapido e gratuito, e soprattutto senza impazzire con la calcolatrice, prova lo strumento di valutazione gratuita di Casavo. Ti basta condividere con noi le informazioni principali della tua proprietà per ricevere la nostra valutazione e, magari, anche una nostra offerta diretta di acquisto!

Vendere casa è più semplice di quello che pensi

Comincia con la valutazione
sellerseller
menu icon

Tutti i capitoli

© Casavo Management S.p.A.

P.IVA: 10540340964