Come detrarre il mutuo dalla dichiarazione dei redditi
Capitolo
1
Casavo guide
Come comprare una casa
Capitolo 1:
Come detrarre il mutuo dalla dichiarazione dei redditi
In questo articolo, noi di Casavo ti spieghiamo in maniera semplice come detrarre il mutuo dal 730 e quale percentuale dell’ammontare erogato puoi ricevere indietro.
Come funziona la detrazione del mutuo dal 730
Se hai acceso un mutuo per la prima casa, quando fai la dichiarazione dei redditi hai diritto a richiedere una detrazione fiscale sui costi di servizio. In particolare, puoi detrarre gli interessi passivi del mutuo, cioè gli interessi che vanno corrisposti alla banca o istituto di credito che ha concesso il prestito.
Per calcolare la decurtazione finale, prendi il totale degli interessi passivi e calcola il 19% della cifra. Il tetto massimo per gli interessi non può superare i 4.000 euro, o meglio: la parte che eccede tale valore non viene considerata nel conteggio. Il valore massimo detraibile sarà quindi sempre pari a 760 euro.
Cominciamo a fare degli esempi per semplificare un argomento che altrimenti rischia di risultare complesso. Ipotizziamo che tu abbia davanti tre diversi contratti di finanziamento per l’acquisto del tuo primo immobile, con tre indicazioni diverse sull’ammontare degli interessi passivi:
- nel primo caso l’ammontare complessivo è pari a 3.500 euro, di conseguenza potrai scaricare in dichiarazione 665 euro;
- il secondo preventivo indica invece 4.000 euro. In questo caso arriverai a recuperare 760 euro;
- per l’ultimo prospetto si parla infine di 5.000 euro. Anche in questa terza ipotesi la quota scaricabile sarà di 760 euro, calcolata sempre al 19% dell’importo massimo detraibile di 4.000 euro.
Anche gli interessi per l’acquisto di immobili diversi dalla prima casa si possono detrarre, ma per un ammontare finale più basso. La cifra su cui impostare il calcolo scende infatti a 2.065,83 euro per un massimo di 392,50 euro scaricati.
Per finanziamenti ottenuti per interventi di recupero del patrimonio edilizio nel 1997, l’importo è invece di 2.582,28 euro, per un totale detraibile massimo pari a 490 euro.
Per quanto riguarda le seconde case, ci sono alcune specifiche da fare.
Interessi mutuo seconda casa: si possono detrarre?
In linea di massima, gli interessi del mutuo per la seconda casa non si possono detrarre. Esistono però alcune eccezioni:
- in caso di ricovero in una struttura di cura di chi ha acceso il mutuo;
- per le persone appartenenti alle forze armate e ai corpi di polizia;
- nell’ipotesi di trasferimento per lavoro.
In questi tre esempi è possibile recuperare parte degli interessi passivi. L’importo massimo su cui calcolare l’agevolazione è pari a 3.615,20 euro, con il 19% che ammonta quindi a 686,89 euro.
Lo scarico fiscale non è invece mai concesso se richiedi un finanziamento per ristrutturare la seconda casa.
Come detrarre il mutuo dal 730
Per la detrazione in 730 c’è bisogno di indicare l’importo in un rigo specifico della dichiarazione dei redditi.
Non serve allegare documenti, ma è importante avere tutto pronto in caso di un eventuale controllo. Organizza quindi una cartella con il contratto, l’atto di acquisto, la certificazione bancaria sugli interessi pagati e sulla quota ancora da versare.
In fase di compilazione del 730 indicherai la detrazione fiscale del 19% degli interessi passivi in righi diversi a seconda del tipo di spesa da scaricare. In particolare:
- per l’acquisto dell’abitazione principale compila il rigo E7;
- per prestiti sull’acquisto di altri immobili vai ai righi da E8 a E10 e indica il codice 8;
- per gli interventi di ristrutturazione, restauro e riqualificazione con mutui contratti nel 1997, righi da E8 a E10 con codice 9.
Un aspetto importante da specificare adesso è chi può detrarre gli interessi passivi del mutuo. Lo scarico fiscale è riservato a chi ha ottenuto il credito e ha intestata la proprietà dell’immobile. Se hai acquistato in solitaria la tua prima residenza, quindi, puoi tranquillamente compilare il 730. La situazione è diversa per un bene cointestato.
Mutuo cointestato: chi può detrarre
Se hai deciso di cointestare casa con un’altra persona in fase di acquisto, avrete entrambi diritto alla detrazione ma il totale degli interessi passivi va diviso per due, fino a un massimo di 2.000 euro a testa. La divisione al 50% è fissa, anche nel caso in cui tu e l’altra persona deteniate quote diverse di proprietà dell’immobile, e anche nell’ipotesi di separazione legale.
Lo scenario cambia ancora se solo uno di voi ha acceso il finanziamento. In quel caso, solo la persona titolare del contratto ha diritto alle agevolazioni. Nell’eventualità, poi, di una coppia cointestaria in cui, però, una delle due parti risulti fiscalmente a carico dell’altra, lo sconto spetta solo a chi mantiene economicamente l’altra parte.
Per ulteriori ipotesi, è utile consultare la sezione FAQ del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Quali sono gli altri costi del mutuo detraibili
Gli interessi passivi non sono l’unica voce di spesa che puoi scaricare. Tra i costi detraibili rientrano anche
- l’onorario del notaio;
- le commissioni alla banca o istituto di credito che eroga il finanziamento;
- gli eventuali oneri fiscali e accessori.
Inoltre, se hai aperto un conto corrente per gestire il prestito puoi includere nel conteggio delle detrazioni anche i costi di apertura.
Quali sono gli altri costi del mutuo non detraibili
Purtroppo non tutti i costi sono scaricabili. Per esempio, l’assicurazione per il mutuo non si può detrarre e neanche gli interessi passivi su altri tipi di finanziamento, come aperture di credito o la cessione del quinto dello stipendio per acquisto casa.
In questa guida abbiamo raccolto in modo chiaro e sintetico tutte le informazioni su cosa si può detrarre dal mutuo. Se stai cercando la tua prima abitazione, ti aspettiamo sulla piattaforma annunci di Casavo per proporti decine e decine di immobili che aspettano solo te. E se la burocrazia relativa a documenti e detrazioni ti blocca, non preoccuparti: il nostro servizio mutui è qui per assisterti in ogni momento!
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