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Casavo26 aprile, Marketing Casavo

Microlearning, la formazione immobiliare in pillole per chi ha i minuti contati

La priorità formativa

Il microlearning è la soluzione ideale per la formazione immobiliare e l'aggiornamento professionale dell'agente.

Anche se sei consapevole dell’importanza di una solida preparazione professionale e di un aggiornamento che non finisce mai, ti sarà capitato di non riuscire ad integrare questa esigenza nel tuo quotidiano. Tempo ed energie si esauriscono in fretta!

Esiste un modello di apprendimento che pare ritagliato per la formazione dell’agente, il microlearning. La formula è semplice: 70/20/10. Se 100 corrisponde alla formazione complessiva, il 70% è basata sull’esperienza diretta sul campo. Qui impari a risolvere i problemi, a scoprire come raggiungere gli obiettivi, in una dinamica che mette insieme l'osservazione dei colleghi più esperti con la tua pratica professionale.

Il 20% è sociale, sempre informale, si nutre di rapporti, di informazioni, di input, di scambio di opinioni, di trasmissione nozionistica e di briefing con figure senior e mentori.

Il restante 10% è la classica formazione formale: lezioni e corsi strutturati in aula o mediante e-learning, insegnamento frontale da parte di formatori che seguono un programma preciso e orientato ad esigenze specifiche.

Se la formazione di base richiede per lo più un approccio formale per consolidare il patrimonio di conoscenze, integrarlo e rinnovarlo, occorre adottare altre strategie: il microlearning è una valida soluzione.

Microlearning: la formazione completa in confezione monodose!

Il tempo disponibile è quasi sempre il principale ostacolo alla necessità di studio e aggiornamento.

La digitalizzazione individuale, grazie agli smartphone, ha risolto il problema di recarsi di persona nelle sedi dei corsi. L’e-learning consente di seguire corsi e webinar in ogni situazione, senza trasferte. Tuttavia questi moduli hanno una certa durata, non sempre breve, ed è necessario seguirli dall’inizio alla fine, per non perdere nozioni importanti.

Questo non è sempre facile, capita di posticipare l'impegno a "appena ho un minuto", la mezz’ora necessaria per seguire il contenuto. Ma basta una solo "consumo" per farlo proprio?

Il microlearning risolve ed ottimizza l’e-learning: la formazione è parcellizzata in brevi contenuti sintetici e pregnanti. Monodose perché ogni scheda formativa è autosussistente, ma anche interconnessa e ricorsiva. In questo modo ogni pillola basta a se stessa ma, al contempo, concorre ad un quadro formativo completo ed aggiornato.

Per farti qualche esempio di microlearning, prova a pensare a podcast, audiolibri, blogpost, wiki, infografiche e video. Sessioni temporali di apprendimento che durano al massimo 10 minuti, da fonti che selezionerai sulla base di argomenti trattati, reputazione e credibilità.

I vantaggi del microlearning

  • Fruibilità: tutti posseggono almeno uno smartphone da cui accedere in ogni circostanza alla propria "dose" formativa.
  • Comodità: hai un tempo morto e non sai come farlo passare? Sei in pausa pranzo da solo? Quel vuoto può essere riempito con qualcosa di utile.
  • Capacità attentiva: la concisione dei contenuti è tale che le nozioni riescono ad essere acquisite dall’utente prima del raggiungimento della soglia di attenzione.
  • Modularità: ogni contenuto è autoconclusivo, si è detto, ma è parte di un piano formativo completo e coerente. Come mattoncini da costruzioni, le ricombinazioni possibili sono infinite ed adattabili ad ogni percorso sia ritenuto utile o necessario.
  • Aggiornabilità: per lo stesso motivo un cambiamento, per esempio normativo o di tendenza di mercato non invalida il programma formativo complessivo. Basta sostituire i contenuti che vi fanno riferimento, fermo restando il quadro generale. Nella stessa circostanza un intero webinar è da cancellare dal web poiché impossibile da integrare nella parte non più aggiornata.
  • Multilevel: la modularità consente sia di costruire percorsi formativi diversificati, adeguati ai diversi livelli di esperienza e competenza professionale raggiunti, sia di rinfrescare i fondamentali, che non è mai sbagliato.
  • Utilità concreta: la natura smart dei contenuti li rende idonei anche ad una consultazione immediata, a fronte di dubbi o problemi operativi concreti durante il lavoro quotidiano.
  • Universalità: il microlearning è applicabile ad ogni tema e materia di studio professionale. Blocchi formativi di decine di slide possono essere scorporati in cluster di pillole formative, rendendone agilmente fruibili i contenuti, altrimenti troppo ponderosi.

Le caratteristiche delle pillole formative

Il microlearning richiede una particolare cura nella redazione delle pillole formative. Il rischio più grande è di confondere concisione con superficialità. Se si abbassa la qualità dei contenuti, viene meno l’efficacia formativa.

Se vuoi creare un programma di microlearning per il tuo team oppure sceglierne uno da inserire nel tuo piano formativo individuale tieni presente alcuni aspetti.

- Consistenza del progetto formativo complessivo: ogni contenuto è parte integrante di un quadro di ampio respiro, con un indirizzo formativo chiaro e delineato quanto a tematiche, obiettivi e destinatari. In mancanza, le schede singole hanno una utilità molto relativa.

- Le 3N: le tematiche possono essere divise in 3 categorie: a) cosa bisogna sapere (Need to know), b) cosa è bello/interessante sapere (Nice to know), c) cosa non serve sapere (Not to know). Le schede di microlearning dovrebbero essere riservate alla prima categoria. La seconda può aver spazio rientrare in altre formule didattiche. La terza in nessuna.

- Sintesi: poche parole, quelle utili e necessarie.

- Puntualità: ogni microcontent deve affrontare un unico concetto per essere efficace. Piuttosto meglio avere più contenuti autonomi che sovraccaricarne uno di concetti disomogenei.

- Aggancio dell’attenzione: la domanda cui la scheda risponde è l’incipit migliore per catturare l’attenzione del fruitore e dichiarare a colpo d’occhio il tema trattato.

- Congruità: micro non vuol dire così piccolo da essere inutile. Ferma restando l’idea base della concisione, non bisogna omettere nozioni Need to know per timore di sforare le dimensioni del content. Ogni concetto deve avere il tempo e lo spazio necessari per essere affrontato con sintetica completezza.

- Agreable & friendly: l’efficacia del microlearning è anche legata all’inserimento di elementi di gamification, grafica, storytelling e case histories nei contenuti perché l’apprendimento avvenga in modo facile e piacevole.

Microlearning: scacco matto alla formazione?

Con tutti questi pregi, questa strategia è risolutiva di ogni tua esigenza formativa? La risposta è no. Risponde a molte esigenze, ma non a tutte.

Il microlearning, grazie a tutte le caratteristiche viste, pare un modello ottimale, soprattutto per la sua versatilità di poter essere utilizzato on working, ma deve essere inserito in un quadro più vario di soluzioni didattiche e affiancato da altre modalità di studio e ricerca, affinché la tua formazione possa essere davvero esaustiva.

Edifica, consolida e condividi la tua formazione utilizzando le fonti e le tecniche più varie. Tra queste, scegliere o progettare un buon ambiente digitale di microlearning può essere l’idea migliore per ottimizzare il tuo bagaglio professionale.

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