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Quali sono i costi e le tasse per l'acquisto della prima casa

Capitolo

1

Casavo guide

Come comprare una casa


Capitolo 1:

Quali sono i costi e le tasse per l'acquisto della prima casa

Tasse per acquisto della prima casa

Quando calcoli il budget per comprare la tua abitazione una delle voci principali da considerare è il costo delle tasse sulla prima casa. Vediamo nel dettaglio quali sono i singoli oneri fiscali che incidono sul conto finale e in che modo lo fanno.

Imposta di registro

L’imposta di registro si misura in una percentuale variabile a seconda che tu stia acquistando il tuo primo immobile o un’altra costruzione non destinata a residenza principale. Nel primo caso, il totale dovuto è pari al 2% del valore catastale del bene, nel secondo al 9%.

Nell’ipotesi di acquisto diretto dall’impresa costruttrice di un fabbricato terminato da meno di 5 anni, l’onere di registro è invece fisso a 200 euro.

IVA

L’IVA non rientra tra le tasse di acquisto per la casa per le compravendite tra privati. Lo scenario cambia quando invece ti rivolgi a una ditta, con tre diverse possibilità:

  • 4% del valore del bene per una prima casa;
  • 10% per altri immobili;
  • 22% per le categorie catastali A1, A8 e A9 qualificate come di lusso.

L’acquisto diretto da una società di costruzioni va a incidere anche sull’ammontare degli altri tributi, come vediamo nei prossimi paragrafi.

Imposta catastale

L’imposta catastale ha due valori fissi per l’acquisto da privato o da società. Nel primo caso l’importo è pari a 50 euro, nel secondo a 200 euro.

Imposta ipotecaria

Per l’imposta ipotecaria valgono gli stessi parametri di quella catastale, quindi 50 euro per compravendita con privati, 200 con le ditte.

Tassa ipotecaria

La tassa ipotecaria è pari a 35 euro per la trascrizione dell’acquisto e a 55 euro per la voltura catastale, per un totale di 90 euro.

Imposta sostitutiva

Gli oneri fiscali che abbiamo visto finora sono tutti a carico della persona che acquista. Per chi vende, invece, ci sono da considerare le tasse sulla vendita o, in alternativa, l’imposta sostitutiva.

Quando vendi un immobile potresti generare una plusvalenza, ossia un ricavo derivato dalla differenza in positivo tra quanto hai pagato il bene per comprarlo o costruirlo e il prezzo di vendita. Questo plusvalore rientra tra i tuoi redditi tassabili in base alle aliquote IRPEF solo se deriva da una cessione onerosa avvenuta da non più di cinque anni. Come alternativa alla tassazione ordinaria, hai facoltà di scegliere un’imposta sostitutiva del 26% tramite una dichiarazione registrata dal notaio sull’atto di vendita.

Spese da sostenere per l'acquisto della prima casa

Con questa panoramica iniziale abbiamo un’idea più chiara sulle imposte per l’acquisto della casa e su chi deve versarle. I costi da sostenere però non finiscono qui: rimangono infatti una serie di esborsi accessori che analizziamo nei prossimi paragrafi.

Oneri notarili

La figura del notaio è essenziale nelle compravendite immobiliari. Lo studio notarile si occupa per te del versamento dei contributi fiscali e della registrazione dell’atto. Questi servizi hanno un costo che va a costituire l’onorario del notaio e che non è di immediata valutazione. Le tariffe dipendono infatti da due parametri:

  • il valore dell’immobile in vendita;
  • la città dove opera lo studio notarile.

Il compenso cresce assieme al prezzo stabilito per l’acquisto e si calcola a partire da tabelle fissate per le singole città dal Consiglio Nazionale del Notariato in base ai diversi andamenti del mercato immobiliare.

Mutuo

Ottenere un finanziamento incide sulle spese da sostenere per l’acquisto della prima casa, o di un altro immobile, in due modi. Da una parte vanno considerati i costi di avvio della pratica, quindi:

  • la perizia tecnica (circa 300 euro);
  • l'istruttoria (intorno all’1% del totale del mutuo);
  • l’imposta sostitutiva (0,25% del prestito erogato per la prima casa, 2% per le seconde);
  • il compenso del notaio per l’atto di mutuo, che varia in base a criteri simili a quelli che abbiamo visto in precedenza.

A queste voci si aggiungono poi gli interessi, il cui ammontare dipende da fattori e indici diversi per ogni situazione.

Agenzia immobiliare

Un altro indicatore da tenere in conto sono poi gli oneri richiesti dall’eventuale agenzia immobiliare incaricata della vendita. Non esistono indicazioni precise nell’ordinamento sull’ammontare delle commissioni dei servizi di intermediazione. Se facciamo una media a livello nazionale, possiamo dire che si aggirano intorno al 2-3% del costo di vendita, e sono a carico sia del compratore che del venditore.

Nell’ipotesi, quindi, che acquisti una proprietà a 100.000 euro corrisponderai all’agenzia un onorario compreso tra 2 e 3.000 euro, e lo stesso farà la persona da cui hai comprato. Le percenutali variano da regione a regione e nelle grandi città capita anche che vadano al di sopra della media raggiungendo il 5%.

I costi per altri immobili diversi dalla prima casa

Nel riepilogo delle varie spese da sostenere vale la pena sottolineare ancora una volta le differenze tra le tasse per l’acquisto della prima casa e quelle previste per un’altra proprietà.

Ecco quali sono:

  • l’imposta di registro passa dal 2 al 9% del valore catastale in caso di compravendita tra privati, mentre rimane di 200 euro per acquisto diretto dal costruttore;
  • quando compri dalla società edile si applica l’IVA al 10% anziché al 4%;
  • le persone con meno di 36 anni possono accedere al bonus prima casa che offre la garanzia dello stato per l’erogazione del mutuo e l’azzeramento degli oneri di registro, ipotecari e catastali.
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Ora che conosci meglio lo scenario dei costi e delle imposte per l’acquisto di casa, puoi cominciare a cercare la tua prossima abitazione. La piattaforma annunci di Casavo è il luogo ideale per trovare immobili interessanti adatti ad accogliere i tuoi progetti. Ti aspettiamo!

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